Il Circolo Universitario Antonio Greppi è un Circolo ambientale dei Giovani Democratici di Milano.

Il Circolo nasce per fornire a tutti gli studenti e dottorandi, milanesi e fuorisede, un polo di aggregazione sociale, costruzione politica e promozione culturale incentrato sulle competenze e i saperi peculiari del mondo universitario milanese. Il Circolo Universitario è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti universitari, senza alcuna discriminazione rispetto all’Università di provenienza.

Il Circolo Universitario è intitolato ad Antonio Greppi, il primo Sindaco della Milano liberata, scelto dal CLN nel 1945 per ricostruire la città dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale e ricordato dalla Cittadinanza per aver adempiuto al difficile compito ponendo la cultura come tratto saliente di una rinascita civica e civile.

mercoledì 5 giugno 2013

GD e università. Una riflessione

La presenza e l’attivismo dei Giovani Democratici all’interno delle liste di rappresentanza studentesca delle università milanesi è un tema controverso, che negli ultimi anni si è sviluppato sostanzialmente su due direttrici di fondo. La prima prevede o il disimpegno da un mondo che viene considerato “altro” rispetto all’attività della giovanile o l’impegno dei singoli GD in quanto persone attive nel proprio ateneo, svincolati da qualsivoglia logica derivante dal proprio essere militanti dell’organizzazione del PD. La seconda direttrice prevede all’opposto un impegno diretto dei Giovani Democratici in quanto organizzazione, che può orientarsi in modi diversi, dall’ingresso nelle liste esistenti creando una situazione di egemonia culturale, sino alla costruzione di liste completamente nuove.
Per quanto possa essere considerato marginale, il tema è fondamentale nell’ambito della politica giovanile. L’azione dei rappresentanti degli studenti, se ben preparata, può avere conseguenze dirette sulla vita di decine di migliaia di coetanei, e le liste di rappresentanza possono essere uno strumento di contatto fondamentale con le comunità studentesche presenti sul territorio milanese. Vi è poi un vantaggio ulteriore, in questo caso circoscritto ai Giovani Democratici: la possibilità di far conoscere la propria organizzazione e le proprie idee ad altri studenti attivi nella politica studentesca e non necessariamente affiliati a organizzazioni giovanili di partiti e sindacati, aprendo quindi la possibilità di aumentare il numero dei propri iscritti e il radicamento.
Chi scrive ha vissuto personalmente due situazioni contrapposte: la rappresentanza in una lista fortemente apartitica e la costruzione in prima persona di una lista nuova, in cui le tessere non fossero blandite ma benvenute, essendo esse sinonimo di attivismo, partecipazione e preparazione politica (tessere di partiti diversi: il pluralismo della Sinistra in una lista di rappresentanza è tutto fuorché un elemento negativo). La duplice esperienza consente di confermare i vantaggi della seconda linea direttrice, e non si nasconde una certa soddisfazione nel vedere i propri successori ottenere in pochi mesi risultati straordinari, mai centrati negli anni precedenti. Preme tuttavia sottolineare che l’obiettivo non deve essere quello di creare liste nuove dove le sigle storiche continuano ad ottenere risultati apprezzabili, ma trovare la soluzione migliore per valorizzare la presenza dei Giovani Democratici all’interno della politica universitaria. L’ambizione ultima deve essere infatti quella di dimostrare che la buona rappresentanza si giova del contributo dei nostri militanti, e che al contempo i risultati positivi all’interno di queste realtà portano un patrimonio di esperienza e di apprezzamento all’organizzazione di cui facciamo parte.

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