Il Circolo Universitario Antonio Greppi è un Circolo ambientale dei Giovani Democratici di Milano.

Il Circolo nasce per fornire a tutti gli studenti e dottorandi, milanesi e fuorisede, un polo di aggregazione sociale, costruzione politica e promozione culturale incentrato sulle competenze e i saperi peculiari del mondo universitario milanese. Il Circolo Universitario è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti universitari, senza alcuna discriminazione rispetto all’Università di provenienza.

Il Circolo Universitario è intitolato ad Antonio Greppi, il primo Sindaco della Milano liberata, scelto dal CLN nel 1945 per ricostruire la città dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale e ricordato dalla Cittadinanza per aver adempiuto al difficile compito ponendo la cultura come tratto saliente di una rinascita civica e civile.

sabato 30 giugno 2012

Politica come professione

Può la politica essere una professione?
Uno degli effetti forse più contradditori e controversi dell’ondata di indignazione e di antipolitica montata in concomitanza con la crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni è la generalizzazione dell’ostilità verso una classe politica e dirigente inadeguata alla classe politica e dirigenziale in quanto tale.
Anche in virtù della progressiva chiusura a riccio della “Casta” su se stessa e sui propri privilegi, si è sviluppata una vera e propria ostilità rivolta non tanto – o non solo – verso i singoli politici, ma piuttosto verso il ruolo in quanto tale del politico, dell’eletto, del rappresentante. I fallimenti di chi ha, nel corso degli anni, governato il Paese, si sono tradotti non già nella semplice messa in discussione delle persone fin qui alla guida dell’Italia, ma della struttura stessa della nostra democrazia.

lunedì 25 giugno 2012

Lo stato subalterno alla finanza e la vera casta dei manager

I mercati siamo noi? Una risposta a Pietro Ichino
di Giacomo Bottos
Pietro Ichino cerca di rispondere sul suo sito (http://www.pietroichino.it/?p=21949), ad articoli di vari personaggi che di recente hanno criticato la situazione che si è venuta a creare nel nostro rapporto coi mercati, più simili a un dio geloso e insaziabile che non a semplici mezzi.
L’articolo è accattivante, come tante altre presentazioni del libero mercato (ad esempio quella in cui Friedman spiega quante migliaia di persone siano state necessarie, con il loro lavoro, per creare una sola, singola matita, tutte tenute insieme da una forza armoniosa e pacifica…) ma, come queste ultime, finisce per essere una bella favola, un mito, piuttosto che una descrizione realistica della realtà e delle sue contraddizioni.

mercoledì 20 giugno 2012

Documento programmatico del circolo

Documento programmatico del Circolo Universitario Antonio Greppi


"La cultura [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, é conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri."
Antonio Gramsci

1.
1992-2012: un’analisi
1992-2012 è un abbinamento tra due momenti storici di transizione che la stampa e il dibattito politico stanno proponendo sempre più spesso all’attenzione dell’opinione pubblica italiana. Il 1992 rappresenta la fine della Prima Repubblica, crollata come un castello di carte con le indagini di Tangentopoli, l’affermazione del populismo razzista della Lega Nord, la fine del regime dei partiti e con essa la fine del sistema proporzionale. Il 1992 è anche l’anno del Trattato di Maastricht, che ha dato vita all’Unione Europea e creato le premesse non realizzate per una integrazione federalista definitiva. Il 2012 potrebbe avere una rilevanza altrettanto significativa nella storia del sistema politico italiano: siamo alle soglie di cambiamenti radicali. Chi aveva pronosticato una evoluzione bipartitica (ancor più che bipolare) dello scenario politico italiano ha dovuto invece constatare il crollo del partito di maggioranza relativa e una condizione di oggettiva difficoltà del principale partito dell’opposizione. Il Popolo della Libertà e il Partito Democratico hanno complessivamente raccolto alle elezioni politiche del 2008 più del 70% dei voti, le elezioni amministrative del maggio 2012 ci consegnano uno scenario in cui gli stessi partiti non superano insieme il 40%.

martedì 19 giugno 2012

Chiacchiere sul merito, distrazione di massa

Il profumo della divagazione

Nell’ultimo anno sono diminuite del 10% le immatricolazioni all’università. Un risultato clamoroso, inaspettato e preoccupante. Da dieci anni quel dato era sempre in crescita e sembrava possibile recuperare seppure lentamente lo storico ritardo della nostra dotazione di laureati, circa la metà rispetto all’Europa. Potrebbe essere lo scricchiolio di una trave che annuncia una debolezza strutturale dell’edificio. D’altronde, senza una svolta, sarebbe l’esito scontato dopo un lungo periodo di sedicenti riforme, di tagli permanenti e di blocco del ricambio generazionale dei docenti. Sull’edificio indebolito si è fatto sentire il maglio della crisi provocando i primi cedimenti. Anche se le cause sono evidenti bisognerebbe studiare il fenomeno in profondità – ad esempio le variazioni nei territori e nelle discipline – e soprattutto individuare adeguate politiche di contrasto. Invece, un velo di silenzio copre il problema e addirittura quest’anno il ministero non fornirà neppure i dati sullo stato dell’università italiana, rompendo la sequenza degli ottimi Rapporti predisposti per circa tre lustri dal Cnvsu (www.cnvsu.it).

Non c'è alternativa ai tagli?

Contro la privatizzazione della democrazia

di Nello Preterossi

La logica dei tagli imperversa come unico orizzonte possibile del nostro presente. Domina ormai anche il dibattito sulla crisi della rappresentanza democratica e sulla necessaria rigenerazione della politica in Italia.

Le uniche ricette che sembrano prevalere nella discussione pubblica sono tutte declinate nel senso della contrazione dello spazio della politica. Come se il vero problema oggi non fosse il radicale squilibrio di potere tra finanza e democrazia, decisioni imposte in virtù di uno stato di necessità economico interpretato come legge naturale e autonoma progettualità politica fondata su un’effettiva legittimazione democratica.

domenica 17 giugno 2012

Sindaci e amministratori locali rispondono a Renzi

A vuoto l'appello di Renzi: "Noi siamo con Bersani"


Fonte: La Stampa
Una lettera per la «rottamazione» e un manifesto per l’«usato sicuro». C’è l’ultima fatica epistolare di Matteo Renzi, indirizzata agli amministratori del Pd per invitarli al Big Bang di sabato prossimo nella sua Firenze. Con una «provocazione» che è tutta un programma: «I veri tecnici siamo noi. Perché la tecnica non è il contrario della politica: la tecnica è, dovrebbe essere, almeno, strumento a servizio della politica». Un invito, però, che a conti fatti, un gruppo di destinatari ha già declinato. In tutto una trentina, tra sindaci, presidenti di Provincia e di Regione, che alla lettera di Renzi hanno risposto con un appello per sostenere Pier Luigi Bersani alle primarie del centrosinistra. Da Piero Fassino a Vasco Errani, da Zanonato a Cialente, da Merola a Scanegatti passando per Daniele Manca e Catiuscia Marini. C’è perfino la firma di Enrico Rossi, governatore della Toscana, in calce al manifesto che sponsorizza il «vecchio» segretario rottamando il «nuovo» sindaco di Firenze.

sabato 16 giugno 2012

Secondo turno delle Legislative in Francia

Il PS alla conquista dell'Assemblea Nazionale
Il primo turno delle elezioni legislative francesi, tenutosi domenica 10 giugno 2012, ha rischiato forse di passare in sordina dopo il botto delle elezioni presidenziali del mese precedente che riconsegnavano la Francia alla gauche per la prima volta dall’era Mitterand.
Eppure il rinnovo dell’Assemblea Nazionale è un passaggio cruciale nella vita politica del Paese: l’indipendenza tra l’elezione del Presidente della Repubblica e quella dell’aula infatti consente la formazione di una maggioranza parlamentare di colore diverso rispetto al Presidente, costringendolo alla cosiddetta “coabitazione” e di fatto tarpandone le ali in termini di potere politico, slancio decisionista e possibilità di mettere in atto il suo programma.
Per quanto il fenomeno sia piuttosto raro – appena tre volte dal secondo dopoguerra ad oggi – ed i sondaggi lo indicassero come una probabilità remota in questa tornata 2012, l’importanza delle elezioni legislative francesi di quest’anno non ne deve uscire sminuita: l’ambizioso programma di Hollande, la sua sfida alla Merkel sulla direzione futura verso cui si incamminerà l’Europa ed il suo piano di riforme necessitano di un sostegno parlamentare ampio per poter essere messi in atto, sostegno parlamentare che può giungere solo da una netta affermazione, appunto, alle legislative.

venerdì 15 giugno 2012

Presidenziali USA

Intervista al politologo Lerry Sabato: "La rielezione di Obama non è scontata"
“The most quoted college professor of the land” (il professore universitario più citato d’America), così qualche anno fa un illustre quotidiano come il Wall Street Journal ha definito il Professor Larry Sabato. Stimato consulente di numerosi Presidenti, è diventato negli anni, anche grazie alla sua incredibile capacità di prevedere l’”outcome” delle varie elezioni, il politologo più famoso d’America (solo nel 2008, per fare un esempio, ha predetto correttamente il 99% delle sfide dell’election- day di Novembre). E’ fondatore del famoso sito di politica “Crystall Ball” dove, settimanalmente, aggiorna le sue previsioni su Senato, Camera e Presidenza con uno spunto sempre efficace ed innovativo.

giovedì 14 giugno 2012

Antipolitica e politica

La strana democrazia di 5 Stelle, La Republlica e Montezemolo: chi comanda non è nel partito
Fonte: Linkiesta
Sta nascendo una nuova tipologia di partiti (che si dichiarano rigorosamente non partiti) a direzione occulta, ovvero, per meglio dire, diretti da gente che se ne sta fuori a guidarli dalle tenebre. Nell’elenco c’è il partito di Grillo, che pudicamente si autodefinisce movimento ma è un partito, c’è quello di Montezemolo, c’è quello del gruppo “L’Espresso-Repubblica”. Grillo ci ha già spiegato che lui sarà dietro le quinte a stabilire ciò che è giusto e ciò che non lo è, più o meno come accade in Iran con gli ayatollah. Irene Tinagli ci ha raccontato che nel suo “Italiafutura” Montezemolo svolgerà un ruolo di difficile catalogazione ma anche lui sarà un leader occulto, il gruppo editoriale citato aiuterà la presentazione di una lista, ma ne saranno fuori i tre capi, cioè Carlo De Benedetti, Eugenio Scalfari e Ezio Mauro.

lunedì 11 giugno 2012

Intervista a Federico Nastasi (RUN)

Per un'Università che crei sapere e non profitto

1- Dalla metà degli anni ‘90 le organizzazioni studentesche si stanno sempre più incanalando in due distinti filoni –spesso dicotomici- di rappresentanza politica. Una, tradizionalmente legata al modello dei collettivi ‘storici’, auto-organizzati e, per la maggior parte, autonoma; l’altra, formatasi più recentemente, legata alle realtà sindacali nazionali e formata da una fitta rete di associazioni locali. Alla luce di queste premesse, come si pone la vostra attività all’interno dell’Ateneo?
Le distinzioni tra le realtà studentesche sono antiche. Nel febbraio del ’77 Luciano Lama fu contestato alla Sapienza dagli “indiani metropolitani” e dai militanti di Autonomia Operaia. Nel servizio d’ordine c’erano gli universitari della FGCI. Noi saremmo stati con questi ultimi.
La nostra associazione, è una rete di associazioni. Siamo presenti in modo uniforme dal nord al sud del Paese, nelle città metropolitane e nei piccoli Atenei della provincia italiana.
La nostra attività è di carattere sindacale, di rappresentanza sociale e politica, ci occupiamo di servizi agli studenti.
Abbiamo rifiutato la logica arrendevole secondo la quale se non posso cambiare il mondo, mi creo il mio angolo di paradiso. Si sta bene solo se stanno bene tutti, o comunque molti.
Rispetto al trascorso degli anni ’90, con le organizzazioni studentesche di ispirazione sindacale – nate nel solco dell’UNEF in Francia – l’esperienza ci dice che non basta fare sindacato. L’Italia non è la Francia, siamo il paese più politicizzato d’Europa: oltre ad una logica di difesa dell’esistente, di vertenza, serve un lavoro di proposta politica, di elaborazione. Queste è l’orizzonte del nostro impegno.

mercoledì 6 giugno 2012

Il decreto Profumo e il merito

Notarelle sul merito

Fonte: Rete Universitaria Nazionale

Mentre scriviamo, non è ancora certo se l’iniziativa di Profumo prenderà la forma di un decreto o di un
disegno di legge.  La forma, in questa caso, fa la differenza.  Il  decreto dovrebbe presentare aspetti di
necessità e di urgenza, il secondo creerebbe uno spazio di riflessione e discussione più ampio.
Qualunque  sia la forma del provvedimento legislativo,  i due campi su cui interviene la questione del
“merito”, scuola e università, sono diversi tra loro.

La valutazione del merito  – definizione ambigua che copre di tutto: dall’impegno personale, al talento
naturale,  al privilegio sociale – nella scuola secondaria appare un controsenso: obiettivo della scuola è
l’inclusione, non la selezione, come espresso nella Costituzione (artt.3 e 34).
Per l’università, il discorso è diverso. La valutazione e valorizzazione delle capacità in un percorso formativo
non obbligatorio è un obiettivo  condivisibile. Qui, per sgombrare il campo da  ambiguità serve  chiarire:
merito è cosa diversa da meritocrazia. Eliminando tutte le norme ornamentali, quali gare concorsi e festival,
può servire fissare alcuni punti di ragionamento.

venerdì 1 giugno 2012

Statuto del Circolo Greppi

Art. 1.
  1. Il Circolo Universitario “Antonio Greppi” di Milano (d’ora in avanti Circolo) è un circolo ambientale dei Giovani Democratici.
  2. E’ una associazione che produce e promuove cultura politica, ispirandosi ai principi costituzionali di eguaglianza e pari opportunità.
  3. Si richiama inoltre allo Statuto dei Giovani Democratici e alle sue articolazioni regolamentari territoriali.